Dancing with a nightmare

Missione: "Recovery" & "Rebuild"

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    Luogo: Mare delle Ombre - Nave Colossus
    Tempo: 27/09/2222 - Ore: 18.15



    Colossus (x), il vascello partito quasi due giorni fa da Omega si stava lentamente avvicinando alla sua destinazione: il portale del Mare delle Ombre.
    Nulla di strano se non fosse per il modo e il motivo del viaggio: il portale era stato messo in "cantiere" per permettere alle squadre di meccanici e ingegneri, inviati da Aria, di ricollegare le rotte disponibili per il portale. Questo aveva causato dei rallentamenti negli spostamenti, tant'è che le navi ora erano costrette a viaggiare senza l'uso del portale e dunque mettendoci più tempo del previsto. E qui si rispondeva alla domanda del "perchè viaggiamo a passo di volus?"
    La risposta alla seconda domanda era quella più problematica: "cosa cazzo ci facciamo qui?"

    «Ancora nessun segnale dalla Blackdust?»
    Il capitano della nave, un'asari di nome Nemeria, conosciuta anche come "Fangs" per via del particolare lunghezza dei suoi canini, osservava stoicamente il timoniere per ottenere qualche risposta.
    «Solo il solito: il più totale silenzio» rispose quasi annoiato il batarian. Ormai era sempre la stessa risposta in poco meno di un'ora. Man mano che la nave si avvicinava al portale, loro provavano a mandare un segnale di collegamento con la Blackdust ma non ricevevano alcun segno di risposta.

    Nemeria incrociò le braccia, non soddisfatta dalla situazione. Il gesto appena compiuto non fece che mettere in evidenza le braccia muscolose dell'aliena. Il capitano non era la solita fanciulla asari che si poteva incrociare per strada o in qualche bar a "ballare". Amava l'azione, il combattimento e soprattutto poter spaccare la faccia agli altri, anche solo per sport.
    Era partita da Omega con un intero equipaggio di mercenari con il compito di capire cosa diavolo fosse successo alla nave incaricata ai lavori al portale. Era sparita nel nulla più completo per più di due settimane... ed era stranamente ricomparsa appena due giorni fa. Nessuna informazione, nessun messaggio, nessun tentativo di mettersi in contatto con una boa di trasmissione... se non si considerava lo strano "avviso" di ritrovamento della nave.

    «Tempo?» domandò l'asari dal tipico colorito blu della sua razza.
    «Tra i quindici e venti minuti, Signora» disse il timoniere, ricontrollando la rotta. Il portale, momentaneamente spento, era visibile dagli schermi del monitor e con esso era visibile la traccia della Blackdust. La nave non dava segni di vita di alcun genere, tanto da non sembrare spenta ma decisamente morta.
    L'asari annuì e lasciò il timoniere da solo al suo lavoro per dirigersi verso la Sala di Comando. Ormai non ci voleva molto per arrivare a destinazione e doveva far alzare il culo al suo equipaggio.

    «Qui il Capitano Nemeria. Non me ne fotte un cazzo di costa stiate facendo e chi stiate facendo. Voglio i membri della squadra di sbarco nella Sala Briefing sul ponte 2. Il primo che ritarda lo sbatto fuori dalla nave con una pallottola in testa. Qui c'è gente che ama avere dei pali in cul-... sì parlo di te, Dekron. E tu che hai da ridere, eh? Se usassi metà di quella tua testolina da umano magari, dico magari, capiresti il perchè vai in bianco dalla fine della Guerra! Ora che avete ascoltato tutti, muovete il culo!»

    © Noda90



    Per i giocatori:
    - I mercenari sulla Colossus sono principalmente indipendenti, sia neutrali che patteggianti per Aria. La presenza di membri di altre organizzazioni, come Sole Blu, Eclipse, Branco Sanguinario e le organizzazioni create da voi, sono esigue.
    - L'equipaggio è formato da ogni razza conosciuta.
    - Si ricorda di NON muovere i personaggi altrui, ma è possibile muovere dei PNG solo se il creatore (o il Master) ha dato la disponibilità per il vostro post o per la storia (è vietato stravolgere il PNG o ucciderlo/ferirlo senza il consenso del Master o del creatore).
    - Nel primo post sarà necessario spiegare la propria presenza sulla nave (perchè siete lì, da quanto, come ci siete arrivati... cose così).
    - Per l'iscrizione/partecipazione a questa role: guardare il topic di reclutamento relativo alla quest. Se siete stati accettati (e in regola) allora potete postare tranquillamente.

    Per dubbi o per mettervi semplicemente d'accordo, usate pure la discussione della missione.

    Edited by Aires - 19/12/2015, 19:51
     
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    Luogo: Mare delle Ombre - Nave Colossus
    Tempo: 27/09/2222 - Ore: 18.00


    Da due giorni viaggiava su quella nave e nulla ancora era successo. La lentezza del velivolo era dovuto alla "ristrutturazione" del portale e Niko lo sapeva bene, ma comunque la sua permanenza su quella nave non era molto confortevole, anche se allietata dal suo fidato compare e secondo in comando Jack, che la distraeva dalla noia.
    Sospirando pesantemente l'asari si alzò dal letto e indossò l'armatura nera, voleva solo fare un giro per la nave, ma con con tutti i mercenari presenti era sempre meglio essere prudenti. < See yah!> disse l'umano che stava seduto alla scrivania senza nemmeno degnarla di uno sguardo, probabilmente troppo impegnato a scrivere certe cose sdolcinate e romantiche alla sua donna. Passandogli vicino l'asari gli diede semplicemente una pacca sulle spalle e uscì dalla porta che chiuse dietro di se.
    Aria le aveva promesso una grassa ricompensa se avesse aiutato nella missione, ma senza dare nell'occhio, motivo per cui in quel momento il simbolo bianco dei Black Dragon che doveva avere sullo spallaccio era stato coperto e per il quale si era imbarcata a Omega insieme al resto della marmaglia. Sbuffando, Niko girovagava per i corridoi incrociando mercenari di tutte le razze e fazioni, perchè si faceva coinvolgere con Aria ancora non l'aveva capito, l'unica volta che l'aveva incontrata non si erano che rivolte due parole e ora le sembrava di essere diventata il suo cagnolino, ma grazie ai suoi rapporti con lei ora i suoi uomini avevano un po' di respiro e si era pure trovata un pianetucolo dove stabilire la propria base indisturbata.
    Scuotendo ai controsensi della sua vita Niko vece marcia indietro in cammino per tornare nella sua stanza, mentre senti distintamente il capitano urlare roba volgare in tutta la nave, segno che qualunque cosa fossero lì a fare sarebbe iniziata presto. Perciò nel trambusto di tutti i mercenari in movimento, l'asari non fece neppure in tempo ad arrivare vicino alla stanza che Jack le venne incontro trasportando le sue almi da fuoco e la sua borsa porta veleni, già pronto per la battaglia. Agganciandosi velocemente l'armamentario addosso, la donna fece un controllo veloce anche delle armi da taglio che aveva sempre con se, i due pugnali lunghi erano sempre e comunque agganciati alla cintura e sulla schiena aveva un totale di una decina di coltelli da lancio in una posizione facilmente raggiungibile.
    Annuendo con vigore, fece segno al suo secondo per allungare il passo e presentarsi a rapporto nella Sala di Comando il più velocemente possibile, in modo da essere in prima linea. E così fu, anzi invero i due mercenari furono i primi ad arrivare e si avvicinarono immediatamente al Comandante della nave, un'asari di nome Nemeria, a parte le presentazioni all'imbarco non la conosceva se non per alcune voci riguardo alla sua violenza, in poche parole nulla che poteva impressionare il capo mercenario.

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  3. Rael'Xerol
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    Luogo: Mare delle Ombre - Nave Colossus
    Tempo: 27/09/2222 - Ore: 18:00



    Il Mare delle Ombre non si chiamava così per caso, e dal pannello di trasparacciaio della nave Rael riusciva a scorgere appena quello che doveva essere Prospect, un gigante gassoso che da lì rappresentava l'unico elemento di contrasto in quella vista di uniforme oscurità. L'oscurità ormai era diventata una costante da quando aveva lasciato la Nebulosa del Serpente, passando da uno sgangherato trasporto alle semibuie strade di Omega, fino all'imbarco sulla Colossus, che rifletteva pienamente il tipo di navi mercenarie che orbitavano attorno alla stazione di Aria. Dalla linea robusta e relativamente semplice, era più scomoda ed essenziale delle scintillanti nuove trovate della Cittadella, e più sgombra delle continuamente riprogettate navi della Flotta Migrante. Ma anche qui i ponti erano scarsamente illuminati, tanto che tra il vetro pesto e il resto del corridoio la differenza era minima. Persino lui aveva addosso una tuta ancora più scura del solito, con piastre nere parzialmente rigate dall'usura.
    Alcune settimane prima aveva sentito che finalmente il Portale del Velo di Perseo era stato reso funzionante, e non aveva esitato ad informarsi a proposito. La sparizione della nave lo aveva sconcertato, e l'apparente stato di abbandono in cui era stata riscoperta lo aveva convinto a raggiungerla per saperne di più. Nessuna autorità intendeva organizzare una spedizione in spazio nemico, di conseguenza si era recato fino ad Omega con una tratta che secondo i registri del Consiglio si sarebbe dovuta concludere al Bacino di Annos. Ottenere il lasciapassare e l'autorizzazione non era stato semplice, ma alla fine le sue conoscenze tecnologiche ed un sonante incentivo pecuniario avevano convinto l'inizialmente freddo e scontroso Batarian all' ufficio di reclutamento freelance ad includerlo nella squadra incaricata di indagare.
    Si sedette sopra una cassa cercando di non prestare attenzione agli sguardi fissi di un gruppo di Vorcha poco distanti, e si mise a verificare ancora una volta lo stato dell'equipaggiamento che si era portato ed i parametri difensivi della tuta, più per ingannare l'attesa che per necessità.
    Finalmente l'interfono trasmise nuove direttive.
    Scrollò il capo divertito per la colorita chiamata a raccolta del comandante e, aggirando con attenzione un Krogan particolarmente truce, si diresse verso gli ascensori.
    Finalmente avrebbe appreso qualcosa di più su quello che avrebbero dovuto compiere, e magari avrebbe avuto qualche delucidazione in più su cosa fosse realmente avvenuto.

    © Noda90

     
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    Luogo: Mare delle Ombre - Nave Colossus
    Tempo: 27/09/2222 - Ore: 18:00



    Colossus.
    Un nome piuttosto altisonante per indicare un parallelepipedo d'acciaio che era una via di mezzo tra un incrociatore da battaglia e una nave cargo ma di quelle scomode. Internamente, la nave era buia come se chi l'avesse progettata avesse pensato di risparmiare sui neon e i riflettori, inoltre, tutta la nave puzzava di olio motore a causa del sistema di aerazione di non ultimissima generazione.
    All'olio motore si mischiava l'olezzo che proveniva dai mercenari che l'abitavano e che non erano esattamente dei cadetti profumati appena usciti dall'Accademia Militare. Stipati in camerate troppo piccole su una serie di letti a castello rivettati alla meno peggio ai pavimenti metallici, il crogiolo di razze che rappresentava quasi la totalità delle specie senzienti della Galassia aspettava annoiato e svogliato che finalmente qualcuno dicesse loro qualcosa di più sul motivo del loro ingaggio.
    < Pensi che ci sarà da sparare? > domandò una drell sporgendo la testa dal letto a castello per osservare meglio l'umana con i suoi grandi occhi verdi.
    < Non lo so ma lo spero. > replicò monotona Furiosa levandosi un auricolare dall'orecchio.
    < Credi che ci metteranno nella stessa squadra? > incalzò la drell lasciando penzolare una delle sue braccia pompate dal bordo del giaciglio.
    < Non lo so ma lo spero. > rispose di nuovo l'umana.
    < La paga che ci hanno promesso non promette nulla di buono...troppi soldi per essere una missione facile. Tu che ne dici? >
    < Non lo so Kara! Sto ascoltando un po' di musica, cazzo! Smettila di rompermi le palle! >

    Furiosa non era una ragazza molto socievole.
    Simpatica, quello sì...divertente, forse...ma il suo carattere spigoloso e fumantino non erano un incentivo per nuove e durature conoscenze. Se con Kara, la drell dal fisico anomalo per la propria razza, era nata una sorta di amicizia si doveva al puro e semplice caso che le due occupassero la stessa camerata e la stessa branda.
    Le due inizialmente si erano reciprocamente ignorate almeno fino a quando non avevano incrociato i guantoni sul ring posto nella sala 'ricreativa' della Colossus. Teoricamente il loro incontro doveva essere solo un allenamento ma ben presto si erano trovate coinvolte in un brutale combattimento dal quale nessuna voleva uscire sconfitta; lentamente, attorno al ring si erano assiepati via via sempre più vocianti spettatori, affascinati da quelle due ragazze che se le stavano dando di santa ragione senza una motivazione plausibile se non quella di dimostrare l'una all'altra chi fosse la più forte.
    La lotta terminò con un doppio KO, una cosa più unica che rara, e 24 ore di terapia intensiva per entrambe le contendenti ma non tutti i dolori vengono per nuocere. Grazie a quel combattimento, Furiosa e Kara divennero piuttosto famose sulla nave: la famigerata Furiosa, già conosciuta di nome dai mercenari di mezza Galassia, ebbe finalmente un volto per i molti che non l'avevano mai vista mentre la possente Kara, la giovane drell pompata che era riuscita a tenere testa alla più famosa umana, ebbe finalmente il giusto riconoscimento per le sue doti. Inoltre, cosa da non dimenticare, le due grazie a quella gran quantità di reciproche botte avevano guadagnato la stima l'una dell'altra e, forse, quella che poteva essere una buona amicizia.
    Furiosa sorrise pensando che l'unico modo con cui riusciva a iniziare una relazione con il prossimo fosse sempre un cordiale scambio di pugni in faccia: chi riusciva a rimanere in piedi di fronte a lei, guadagnava la sua fiducia, chi soccombeva perdeva ogni diritto alla considerazione.

    L'umana dai fulvi capelli aveva deciso di partecipare a quella missione di recupero solo a causa dei soldi. Tanti soldi che Aria aveva promesso per ogni mercenario freelance che si fosse arruolato come equipaggio della Colossus. La cosa un po' puzzava, come la drell aveva giustamente fatto notare. Perchè Aria non si era affidata alle sue milizie private? Perchè affidare una missione così importante a mercenari freelance? Bravi quanto si vuole ma non abituati a combattere in squadra e per questo meno letali di quanto potessero essere.
    A queste domande Furiosa si era risposta da tempo con una decisa scrollata di spalle: non le importava perchè quella stronza di Aria non usasse i Sole Blu o gli Eclipse, le importava solo che pagasse in crediti fruscianti. Tanto, come era convinta da tempo, non c'era nessun problema nella Galassia che non potesse essere risolto con la giusta dose di pugni o di munizioni per il suo fucile a pompa.

    Mentre le due novelle amiche continuavano in quel botta e risposta, l'occhio attento della drell intravide sfilare davanti alla porta della camerata la figura massiccia e sovrappeso del Capitano Durek, il batarian sempre di cattivo umore che era a capo del raggruppamento delle due ragazze.
    < Visto che tu non sai nulla, chiederò a Capitan Simpatia in persona qualcosa di più! >
    Kara, con l'agilità tipica della sua razza, saltò giù dal letto e, facendosi largo tra i compagni di camerata a suon di spintoni, lo raggiunse prima che si allontanasse troppo. Furiosa era stata lesta a seguire l'amica poichè anche lei, come la drell, voleva avere qualche risposta in più.
    < Capitano! > Con la sua voce squillante, Kara richiamò l'attenzione del batarian che si voltò con un'espressione scocciata dipinta sul volto.
    < Ecco...oggi mi mancavano giusto la drell fisicata e la sua violenta amica umana. > esordì quasi esasperato < Si può essere più sfortunati di me? > rincarò la dose guardando dritta negli occhi la drell < Mi capita in squadra un rarissimo esemplare di drell femmina e io penso 'Finalmente non il solito mercenario tutto muscoli e zero cervello!' Tecnica, pulizia, agilità. Un po' di cara vecchia scuola stealth! E invece, mi capita l'unica drell di Kajhe con le braccia più grosse delle mie! >
    Furiosa trattenne a stento un sorriso mentre osservava il volto di Kara ch fissava con occhi ironici la faccia del batarian < E' perchè io non sono una di quei drell ammaestrati di Kajhe! > cominciò a spiegare < Io sono una drell 100% made in Rakana! Sul mio pianeta hai due modi per sopravvivere: o sei abbastanza forte da difenderti o sei abbastanza intelligente da andartene via. Io sono a metà tra le due cose. >
    < Più forte che intelligente ma concordo con lei, Capo. > aggiunse l'umana sempre con un ghigno beffardo stampato sulla bocca.
    < Sarà. > disse il batarian non del tutto convinto < E cosa volete da me? >
    < Informazioni. > replicò semplicemente Furiosa.
    < Le avrete quando Comandante Dentone riterrà opportuno darcele. >
    < Qualche anticipazione? Una piccola... > pregò Kara facendo gli occhi dolci.
    < E va bene! Cazzo! Non resisto quando mi fai gli occhi dolci! > acconsentì Durek maledicendo mentalmente il suo cuore tenero < E' questione di minuti prima di arrivare a destinazione. Si hanno poche informazioni perchè, fondamentalmente, nessuno sa cosa cazzo è successo! Quindi, prima di attaccare in massa l'obiettivo come vorcha bavosi, verranno inviate squadre di ricognizione in stile Consiglio. Voi due sarete nella stessa squadra: sarete la scorta di qualche ricognitore o ingegnere sfigato che non sa impugnare neanche una rivoltella. >
    < E cosa dovremo fare? > incalzò Furiosa che sospettava il compito fosse piuttosto noioso.
    < In teoria, nulla...sarà solo una missione di scorta. In pratica, dovrete fare l'unica cosa che siete capaci di fare voi due: distruggere qualsiasi minaccia, con tutta la forza possibile. >

    Il tono con cui aveva pronunciato le ultime parole, indicava che il pericolo di trovare forze ostile non fosse poi così remoto e la notizia fu accolta dalle due ragazze con un reciproco sguardo d'intesa: forse non sarebbe stato poi così noioso come avevano pensato.
    Le parole del Comandante asari della nave ebbero l'effetto di trasformare la Colossus in una sorta di alveare abitato da api industriose.
    Finalmente era arrivato il momento dell'azione dopo tanta noiosa attesa.

    © Noda90

     
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    Luogo: Mare delle Ombre - Nave Colossus
    Tempo: 27/09/2222 - Ore: 18.24



    Dopo il suo particolare annuncio, il Capitano si era diretta verso la Sala Briefing per attendere i membri destinati alla squadra di sbarco. Gentaglia che disprezzava, ma di cui non poteva farne a meno. Per questa volta.
    Perchè Aria sprecava i suoi crediti per ingaggiare questi mercenari, quando possedeva mercenari più capaci e affidabili?

    Mentre Nemeria pensava a cosa potesse mai potesse aver pensato la regina di Omega, vide giungere i primi membri della squadra di sbarco: gli unici due membri del Black Dragon a bordo della nave erano appena arrivati.
    "Almeno la concorrenza sa essere puntuale" pensò senza far troppo caso a loro.
    Aria aveva avuto pure il coraggio di ingaggiare quei mercenari. Non c'era mai fine alle sue sorprese.
    Man mano che il tempo scadeva, più persone entravano. Fangs osservava e contava ogni singolo mercenario che entrava nella Sala. Se fossero risultati meno di quanto si aspettasse, sicuramente i "ritardatari" avrebbero preferito non essere mai saliti su quella nave.

    «Molto bene, ci siete tutti» confermò il Capitano, guardando l'ultimo membro, un krogan, entrare nella stanza.
    «Ora che siamo quasi giunti alla Blackdust, vi spiegherò cosa sappiamo della situazione e come agiremo» cominciò l'asari, per richiamare pienamente l'attenzione di tutti i presenti.
    «La Blackdust era ed è la nave scelta per occuparsi della ricostruzione e successivo avviamento del portale. Un giorno però a deciso di sparire nel nulla più completo e di riapparire come se nulla fosse. Quando abbiamo provato a contattare i membri della nave per capire cosa cazzo avessero fatto, non c'è stato verso di poterli contattare. Ora voi siete qui per entrare in quella fottuta nave e capire cosa diavolo succede. Una volta completato il nostro compito, lasceremo dei nostri ingegneri sul posto per finire il lavoro, così da riavere il dannato portale nuovamente funzionante» spiegò a grandi linee il Capitano, dipingendo il tutto come una banale missione.
    L'asari al comando della nave non voleva che si venisse a sapere della reale preoccupazione che la colpiva. Non le piaceva assolutamente nulla di quello che le avevano detto sulla nave e la sensazione che ci fosse qualcosa di sbagliato in tutto ciò la continuava a perseguitare.

    «Una volta sulla nave, vi dividerete in due gruppi: il primo gruppo, Alpha, si dirigerà verso il nucleo della nave per riattivare i sistemi, mentre il secondo gruppo, Beta, cercherà di capire cosa diamine sia successo sulla nave. Sospettiamo che sia accaduto qualcosa anche all'equipaggio»
    Appena il Capitano concluse di spiegare i compiti delle due squadre, si udì un suono proveniente dagli altoparlanti della nave.
    «Cinque minuti all'arrivo e all'aggancio con la Blackdust, Capitano»
    Nemeria annuì tra se e se, dopodiché si rivolse al suo equipaggio: «Se avete qualche domanda sensata, fatela ora o andate a preparavi per l'attracco. Tra poco comincerete a svolgere il lavoro per cui verrete pagati.»

    © Noda90



    Per i giocatori:

    - Se il vostro pg vuole porre delle domande al Capitano, ponetele prima nella discussione della missione. In questo modo avrete le risposte da poter usare nel vostro post.
    - In questa quest non vi verrà dato un periodo "limite" per postare, in quanto ognuno di voi è già di per se pieno di impegni. Quando potete postate pure.
    - Potete scegliere quale delle due squadra aggregarvi, anche se è consigliato rimanere tutti in un'unica squadra così da poter interagire tra di voi molto più liberamente (giacché siete in tre).
     
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    Luogo: Mare delle Ombre - Nave Colossus
    Tempo: 27/09/2222 - Ore: 19.45






    < Che ti prende Furiosa? Sembri pensierosa... > disse Kara osservando di sottecchi la sua amica mentre uscivano dalla sala briefing.
    L'umana si fermò, voltandosi per guardare negli occhi la drell.
    < Prova a pensare Kara! Può succedere che una nave sparisca nel nulla...avarie, pirati, qualcosa che non funziona nell'effetto massa...ci può stare. Ma non ho mai sentito di una nave che ricompare dal nulla senza più l'equipaggio! > spiegò piuttosto concitata.
    < E allora? Saranno tutti morti quei bastardi! > replicò la drell stringendosi nelle spalle.
    Furiosa le picchiettò con le dita sulla testa < Ragiona! Chi l'ha mandata indietro se tutto l'equipaggio è sparito o peggio, morto? Chi diavolo la pilotava? >
    La drell, a quelle parole, sobbalzò leggermente intuendo i potenziali pericoli e il sicuro mistero che celava quella strana apparizione dal nulla della nave.

    Furiosa era letteralmente furiosa!
    Ora capiva perchè Aria si era affidata a mercenari indipendenti: la stronza asari doveva avere intuito la gravità della situazione e aveva pensato di risparmiare per quanto possibile i suoi preziosissimi corpi paramilitari, delegando a loro, mercenari ai suoi occhi inutili, la matassa da sbrogliare. In realtà, la ragazza era ancora più infuriata con se stessa per essersi imbarcata in quell'avventura senza prima avere raccolto abbastanza informazioni.
    Janie non era per nulla una fifona, in quel momento non era la paura a farla arrabbiare ma era piuttosto attaccata alla propria vita e le sarebbe dispiaciuto parecchio perderla solo per la sua stupida superficialità e la sua brama di denaro.
    La giovane umana e la drell si offrirono come scorta per la squadra Beta che aveva il compito di indagare e trovare indizi sulle cause della scomparsa della nave.
    Le due non erano esattamente dei detectives dell'SSC ma erano quasi certe che quella squadra avrebbe avuto sicuramente bisogno della loro forza fisica e della loro determinazione; altri ci avrebbero messo testa e intuito.

    Anche il Capitano Durek si era offerto volontario nella loro stessa squadra e Furiosa era quasi certa lo avesse fatto per proteggere Kara, la sua drell dagli occhi dolci per cui, e di questo l'umana ne era sicura, il batarian provava molto più che semplice affetto. Bastava guardarlo in quel momento, nello spogliatoio della nave, mentre aiutava la drell a fissare le piastre della propria armatura in vista dell'imminente entrata in azione.
    Furiosa, al contrario, non permetteva mai a nessuno di avvicinarsi alla sua armatura totalmente rossa che indossava sopra a un'attillatissima tuta in neoprene nero che si adattava perfettamente ad ogni curva del proprio corpo consentendole la più totale libertà di movimento. Furiosa si diede un'ultima occhiata allo specchio e accartocciò i capelli di fuoco che le scendevano da una sola parte della testa in un frettoloso chignon che fissò con una semplice matita.
    < Ehi, Piccioncini! > esclamò rivolta a Kara e Durek che ora si erano invertiti i ruoli < Non dobbiamo andare a una serata di gala, per la miseria! Muovetevi! >
    Kara la guardò con i suoi occhi dolci e Furiosa si accorse che la sua lentezza non era dettata dal volere essere impeccabile: la drell aveva una fottuta paura, Durek se ne era reso conto e per questo motivo la seguiva con tanta attenzione.
    < Che ti prende, Kara? > le domandò l'umana avvicinandosi.
    < Niente...sono solo un po'...sulle spine. Sai, per quello che hai detto prima...e poi...beh...come dire... > rispose evidentemente impacciata la drell stropicciandosi le mani.
    Durek lanciò un'occhiata a Furiosa e, muovendo solo la bocca, disse 'E' la sua seconda missione.' facendo seguire la frase da uno sguardo comprensivo.
    < Quante missioni hai fatto prima d'ora? > domandò Furiosa severa.
    < Questa è...la seconda. Ma la prima non sono sicura di doverla contare come 'missione'...cioè, catturare un volus disarmato che molestava hanar all'After Life può essere contata come missione? >
    L'umana trattenne a stento una risata; no, decisamente non poteva essere contata come missione ma non poteva certo preoccupare ancora di più la sua già emozionatissima amica < Più o meno può essere contata come missione. Senti. > disse appoggiandole una mano sulla spalla e stringendogliela leggermente per confortarla < Tu segui me e Capitan Simpaticone, ok? Se noi ci muoviamo, tu ti muovi...se noi ci fermiamo, tu ti fermi. Dito lontano dal grilletto a meno che non ci sia una minaccia evidente e in caso di scontro a fuoco, il segreto è muoversi e non restare fermi...movimento è vita! Capito? > cercò di spiegare con la maggiore gentilezza possibile < Se le cose si mettono male, fidati solo di me e Durek! Questi mercenari se ne fregano dei propri compagni, figuriamoci di una drell novellina e fisicata che è in pericolo. Tranquilla Kara, sarà una passeggiata! >

    I tre, armati ognuno con un fucile a pompa e una mitraglietta leggera come seconda arma, si presentarono quasi per ultimi alla zona di imbarco delle navette. La loro squadra era composta da una dozzina di elementi tra i quali spiccavano un grosso krogan dal viso sfregiato e una graziosa asari piuttosto piccolina e armata con una serie impressionante di lame.
    < Strano. > disse Durek pensieroso alla vista dell'asari. Furiosa gli lanciò un'occhiata interrogativa e il batarian proseguì < Quella è Niko T'Laos, il comandante dei Black Dragoon...sapevo che ogni tanto faceva dei lavoretti per Aria ma non mi aspettavo di vederla qui. >
    Furiosa e Kara si scambiarono uno sguardo disinteressato, stringendosi nelle spalle < La piccola T'Laos avrà bisogno di crediti per finanziare i suoi mercenari...non vedo cosa ci sia di strano. > disse l'umana che nel frattempo studiava gli altri membri della squadra.
    I suoi occhi si posarono su due umani dai volti tutt'altro che rassicuranti che fissavano lei e Kara dandosi di gomito come se le stessero sfottendo.
    < Sarà come dici tu Furiosa...ma una come la T'Laos non si abbassa al livello di noi merc comuni... >
    L'umana non ascoltò neanche le parole di Durek e con passo deciso andò a piazzarsi di fronte ai due umani.
    < C'è qualche problema? > domandò tranquilla ma con due occhi di fuoco.
    < Rilassati Capelli di Fuoco! > rispose uno dei due mettendole una mano sulla spalla < Io e il mio amico stavamo solo dicendo quanto fossimo fortunati ad avere due bocconcini come voi in squadra. Magari dopo la missione noi 4 potremmo conoscerci meglio, non credi? >
    Per tutta risposta, Furiosa afferrò il polso dell'uomo e cominciò a torcerglielo costringendolo ad inginocchiarsi per seguire la torsione del braccio < Solo due cose, Mezza Sega! La prima: io esco solo con chi è in grado di battermi. > sottolineò il concetto dando un'ulteriore storta all'avambraccio che fu seguita da un gemito di dolore da parte dell'uomo; Furiosa stette bene attenta che tutti sentissero ciò che aveva da dire < La seconda: se tu o lui o chuque altro stronzo qi presente si permette di guardare ancora me o Kara in un modo che anche solo non mi piace, vi spezzo entrambe le braccia! Entiendes? >

    © Noda90

     
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  7. Rael'Xerol
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    Luogo: Mare delle Ombre - Nave Colossus
    Tempo: 27/09/2222 - Ore: 19.43



    Rael ascoltò con attenzione ogni parola del capitano, per cercare possibili novità riguardo la missione. Sconcertato, si poggiò alla parete più vicina una volta rotte le file. Niente, nulla di nuovo. Possibile che sapessero così poco riguardo la sorte della Blackdust?
    Mancava poco all'attracco, perciò non tardò a presentarsi al punto di raduno sul ponte 4. La sezione d'attracco era affollata da mercenari di ogni risma, dai semplici operatori della nave ai torvi e corazzati emissari di Aria. Due navette dallo scafo segnato occupavano il centro dell'hangar, e dietro di loro iniziavano a formarsi le due squadre freelance.
    Un Batarian dal volto vissuto e percorso da cicatrici livide condusse l'appello e, masticando un mozzicone di sigaro e sfogliando un registro, lo indirizzò verso la squadra tecnica che doveva ripristinare i sistemi della nave, per poi chiamare il mercenario seguente. Spuntati tutti i nomi della lista, grugnì:"Io sono il Tenente Gor Mar'naak, e voi, branco di sfacciati pivelli sarete ai miei diretti ordini durante questa scampagnata. Chiunque intenda ambire ad essere pagato o volesse sperare di tornare dal buco da cui è venuto è tenuto a comportarsi con disciplina, per il bene della missione e soprattutto per il bene di sè stesso" Sogghignò.
    "Come dovreste aver compreso siete stati divisi in due squadre, ognuna con un compito preciso: il team Alpha rimetterà in funzione i sistemi primari della nave, e sarà sotto la mia giurisdizione, mentre il team Beta si occuperà di setacciare la nave in cerca della polvere nascosta sotto il tappeto."
    "Sarà condotta dal Didatta Jorhk, che coordinerà la perlustrazione mantenendosi in contatto con me."
    Indicò un possente krogan, il quale si limitò a digrignare i denti con fare d'assenso, ma la cui sola presenza era bastata a far mantenere chiunque ad almeno due metri di distanza.
    "Non conoscendo la situazione a bordo della Blackdust eviteremo di connettere direttamente la nostra nave ad essa, perciò useremo queste fiammanti navette per l'attracco. Avete 180 secondi per imbarcarvi, usateli bene, perchè una volta partiti espellerò a calci dalla nave chiunque chieda dove sia il cesso, l'aspirina, o il distributore di biscotti ghnar.
    Svelti, sono già arrivato a 160..."


    I portelloni si sigillarono con uno sbuffo di pistoni, le luci si spensero ad eccezione di un segnale rosso piazzato sul soffitto. La stiva della navetta era invasa dal silenzio, mentre il Tenente Gor dirigeva i due piloti per la fase preparatoria al decollo. Lo scafo vibrò, per poi sollevarsi e sfrecciare oltre gli schermi pressurizzati dell'hangar.
    Rael abbassò la luminosità dell'hud del casco, perchè la luce proiettata attraverso la sua visiera sembrava un faro nella notte, attirando gli sguardi a volte truci a volte curiosi di metà stiva.
    Numerosi erano gli interrogativi ed i miti che le altre razze nutrivano verso i Quarian, nonostante buona parte vi fosse entrata in contatto già da secoli, e persino dopo il loro contributo durante la guerra contro i Razziatori.
    Non poterne scrutare il volto rendeva gli interlocutori spesso nervosi, a volte affascinati. Anche i Volus erano racchiusi per necessità in tute integrali, ma in qualche modo le loro curiose proporzioni o i loro frequenti singhiozzi del respiratore sembravano deviare l'attenzione da questa particolarità. Chissà, spesso le cose che sembrano intramontabili mutano quando meno uno se lo aspetta, senza preavviso, pensò.
    La navetta cambiò asse di navigazione, per poi virare ed eseguire alcune manovre di aggiustamento. Uno scossone ed un tonfo.
    Si erano agganciati ad un portello di servizio, per poi sfondarlo con le pinze d'aggancio.
    Le sicure vennero sbloccate, le armi imbracciate.
    Luce verde,
    le porte si aprirono sibilando.

    © Noda90

     
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