Tutte le volte che metteva piede su Omega era sempre la stessa storia: entro i primi 27 minuti qualcuno si ritrovava steso a terra davanti ai suoi piedi con una decina di denti in meno e qualche costola rotta a sputare sangue e rimettere la cena del giorno prima.
Questa volta Furiosa non si sentiva particolarmente colpevole per quello che aveva fatto; era stato quel ragazzo a importunarla mentre lei se ne stava tranquilla in un angolino di un piccolo bar a mangiare uova strapazzate, bacon grigliato e fagioli neri, con una fumante tazza di caffè davanti a se da cui traeva frequenti sorsi.
Poteva essere un'inizio di giornata perfetto: un'abbondante colazione, un giro di compere in armeria e un contratto fresco fresco da firmare che avrebbe rimpinguato le sue scarse finanze. E invece no, arriva questo ragazzetto che doveva credersi particolarmente tosto che comincia a farle avance piuttosto colorite e volgari.
Come avrebbe dovuto reagire una ragazza a cui veniva proposto di essere posseduta da dietro e che veniva appellata gentilmente 'puttana'? Forse molte ragazze avrebbero cercato un aiuto in qualche altro avventore, altre avrebbero optato per una dignitosa fuga al gabinetto delle donne, le più bellicose avrebbero abbozzato un po' di resistenza fino a constatare che il ragazzo era un pezzo da 90 e allora avrebbero ripiegato sulle prime due opzioni. Le altre avrebbero fatto così, Furiosa decise per una quarta via: un potentissimo sinistro dritto sul naso, una ginocchiata devastante ai gioielli dell'uomo seguita da un destro dal basso verso l'alto che ebbe come conseguenza la prematura dipartita di 3 incisivi; poi, al tentativo dell'uomo di una reazione, la ragazza aveva risposto afferrandolo per il collo della giacca e rifilandogli 4 ganci destri in rapida successione proprio alla bocca dello stomaco e, per finire, gli afferrò la testa con entrambe le mani e la guidò ad impattare sul suo ginocchio, facendo salire a 10 il numero di denti che volarono per il locale.
< Cazzo, che palle! > esclamò rivolta al barman batarian che aveva assistito divertito alla lezione senza mai smettere di rigirare un bicchiere su uno straccio < Quanto ti devo? > domandò mettendo mano al factotum per il pagamento.
Il batarian sorrise < La colazione viene 62 crediti ma erano anni che non vedevo una ragazza picchiare così bene...offre la ditta per questa volta. >
Furiosa sorrise a sua volta riconoscente, afferrò la sua giacca che giaceva sullo schienale della sedia e imboccò l'uscita alzando in alto la mano in segno di saluto.
La colazione era stata rovinata, ora restava solo lo shopping e il contratto da firmare per non trasformare quella giornata nella solita merda di sempre.
A passo svelto, raggiunse il mercato di Omega e si infilò nell'armeria che le era stata consigliata. Il batarian al bancone stava già servendo un altro cliente, un salarian chiacchierone, e Furiosa andò a posizionarsi davanti al bancone in attesa.
Il salarian però, si stava dimostrando un vero scassa palle! Continuava a farsi mostrare armi trovando ogni volta qualcosa che non andava bene: poco bilanciata, troppo pesante, caricatore con pochi colpi, caricatore con troppi colpi...Furiosa sentì salire una grande rabbia dentro di se che solo il chewingum che masticava a velocità assurda riusciva a contenere. Almeno per alcuni minuti...all'ennesima, assurda lamentela del salarian la mercenaria picchiò un violentissimo pugno sul tavolo < Ascoltami bene! > disse rivolta al salarian < Non è l'arma a fare il guerriero, understand? E' sufficiente una forcina per capelli per ammazzare qualcuno quindi prendi una maledettissima arma del cazzo e smettila di lamentarti per ogni cosa! >
Il salarian sbattè i suoi occhioni con un'espressione vuota dipinta sul volto < E' un mio diritto in quanto cliente pretendere il... >
< Ok...l'hai voluto tu bastardo! > lo interruppe la mercenaria.
Furiosa si voltò di scatto e afferrò il salarian posizionando una mano sulla spalla e una sotto l'inguine, lo sollevò facilmente sopra la sua testa e si diresse verso la porta del negozio che aprì con una pedata prima di lanciare lontano l'alieno che andò a ruzzolare rovinosamente in mezzo alla strada.
La ragazza richiuse educatamente la porta e tornò al bancone mostrando la sua ID card al batarian.
< Janie Doe...ma tutti mi chiamano Furiosa. Devo ritirare il mio armamento standard da soldato, numero del conto BG 00105. Ah... > aggiunse sporgendosi leggermente sul bancone < ...sono abbastanza di fretta, sarebbe meglio se ti sbrigassi oppure... > con il pollice, indicò alle proprie spalle mentre un sorriso divertito si dipingeva sulle sue labbra.